Beyond.Time / al di là del tempo

The Venice Glass Week 2021

Non vi è nulla di più certo dello scorrere regolare ed incessante del tempo, eppure non vi è nulla di più  soggettivo della nostra percezione dello stesso. Il tempo che non passa mai quando siamo in coda, il tempo che fugge quando l’attimo è perfetto, il tempo che non basta per concludere un lavoro o che rincorriamo quando siamo in ritardo. Ma non è soltanto lo stato d’animo ad influenzare la percezione umana del tempo, gli strumenti che lo misurano possono restituire sensazioni anche opposte legate allo scorrere del tempo. Il tempo misurato da strumenti digitali ci appare rapido, fluido, sfuggente, mentre il tempo scandito dalle lancette dei secondi è ritmico, rigoroso, inesorabile e infine il tempo che passa come passano i granelli di sabbia attraverso la strozzatura della clessidra, se ci si sofferma a osservarne il processo, sembra non passare mai. Il progetto Beyond Time è una riflessione sul rapporto tra tempo oggettivo e tempo soggettivo, l’oggetto clessidra ci rammenta che in qualsiasi momento il tempo soggettivo può rallentare e perfino fermarsi per alcuni di noi o eccezionalmente per tutti. Per la prima volta dopo i conflitti mondiali del Novecento, il XXI
secolo è stato ed è tuttora teatro da un evento straordinario che ha coinvolto il mondo intero ed ha  letteralmente congelato ampi spazi temporali. La pandemia ci ha costretto a fermarci, a cessare ogni attività e relazione, provocando una destabilizzazione generale, confondendo la nostra idea del quando e del che cosa, in modo da sottrarci la capacità di collocare temporalmente gli eventi accaduti prima e durante.
Mai tempo fu più soggettivo di oggi. Beyond time lavora a tutto vetro, l’oggetto clessidra ed il suo contenuto, due vetri diversi, il borosilicato e il vetro di Murano si incontrano. La nostra “sabbia” sono minuscole perline in vetro di conteria, un termine che deriva dall’uso antico che veniva fatto di queste perle usate come moneta di scambio e che vengono qui usate per contare il tempo.

There is nothing more certain than the smooth and incessant flow of time, yet there is nothing more  subjective than our perception of it. The time that never passes when we are in a queue, the time that flees when the moment is perfect, the time that is not enough to complete a job or that we chase when we are late. But it is not only the state of mind that influences the human perception of time, the instruments that  measure it can also give us opposite sensations related to the passing of time.
Time measured by digital instruments appears rapid, fluid, fleeting, while time measured by the hands of the seconds is rhythmic, rigorous, inexorable, and finally, time passes as grains of sand pass through the bottleneck of the hourglass, and if we stop to observe the process, it seems never to pass. The Beyond Time project is a reflection on the relationship between objective time and subjective time, the hourglass object
reminds us that at any moment subjective time can slow down and even stop for some of us or exceptionally for all of us. For the first time since the world wars of the twentieth century, the twenty-first century has been and still is the scene of an extraordinary event that has involved the whole world and has literally frozen large spaces of time. The pandemic has forced us to stop, to cease all activities and relationships, causing a
general destabilisation, confusing our idea of when and what, so as to deprive us of the ability to temporally place the events that happened before and during. Never was time more subjective than today. Beyond time works in full glass, the hourglass object and its contents, two different glasses, borosilicate and Murano glass meet. Our “sand” are tiny beads made of conteria glass, a term that derives from the ancient use of these beads, which were used as currency and are used here to count time.

04th_12th  September

KANZ show room
Dorsoduro 2858, Venice