Hybriteque

La Biblioteca Ibrida

KANZ Architetti, ZPSTUDIO, Lorenzo Franceschinis e Studio F, due studi di design, un artigiano/designer e un laboratorio di falegnameria, un gruppo multidisciplinare le cui anime progettuali sono state scolpite dal territorio d’appartenenza, sono gli autori del progetto Hybritèque. Le quattro realtà uniscono le proprie forze per aprire i confini del design contemporaneo, evidenziando l’importanza della collaborazione nel nostro mondo e facendo convergere le diverse competenze verso una visione omogenea, strutturata attorno al melange di materiali elementari e tecniche sia arcaiche che contemporanee. In che modo la sperimentazione con materiali nobili si fonde in una produzione in edizione limitata di oggetti di arredo e complemento? In che modo il vetro soffiato e una delicata filigrana di marmo possono essere combinati con un legno massiccio di essenze recuperate estremamente rare? L’unicità del legno tornito a mano, il vetro soffiato veneziano e il marmo da residui di cava sono i protagonisti di una collezione di design innovativa, esposta durante la settimana del design milanese 2019, nei suggestivi spazi della Biblioteca S.I.A.M.

KANZ Architetti, ZP Studio , Lorenzo Franceschinis and Studio F, two design studios, a craftsman / designer and wood-lab, a multidisciplinary team whose creative souls were shaped by their home land, are the core of the Hybritèque project.The four practices join forces to widen the horizon on contemporary design, stressing the importance of collaboration in our world and bringing the different field of expertise under the same light, merging materials by means of both archaic and innovative techniques. How does experimentation with noble materials converge into a limited edition production of furniture and decorative vessels? How can the blown glass and a delicate filigree of marble dust flow along massive wood of extremely rare recovered essences? Unique hand turned  wood, venetian glass and marble dust are the protagonists of an innovative collection of design pieces, exhibited during the Milan design week 2019, in the evocative spaces of the S.I.A.M.

Year
2019
Location
Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri (SIAM1838)
via Santa Marta 18, Milano

Ibrida, imprevedibile, ancestrale Hybreteque. Nel percorrerla bisognerà abbandonarsi con la medesima predisposizione d’animo con cui percorriamo gli scaffali di una biblioteca alla ricerca del volume giusto, che risponda alle nostre esigenze del momento. Con la stessa attenzione, e rigorosamente a bassa voce andremo alla ricerca di una storia, di uno o più autori, di dettagli e di raffinatezze che ci convincano della scelta fatta. La selezione di oggetti – appellativo limitativo, più consono definirli “racconti” – assembla, in un’armonica e naturale convergenza, sensibilità, disegni ed esperienze diverse, trasformando l’esercizio del design in una scrittura a più mani. Si manifesta così una semplice e ben percettibile sovrapposizione – quasi geologica – di metodo e dedizione, di arte e progetto, di precisione e casualità. Una casualità che, paradossalmente, resta imbrigliata dalla consapevolezza di contaminare le proprie esperienze con il sapere condiviso. Disegnare per l’artigiano non è più attuale – e Hybreteque lo dimostra – si progetta a più mani, plasmando la materia. Tutto ciò avviene solo quando si incrociano – come in una storia – quattro personaggi disposti ad uscirne ibridi lasciando il lettore – pardon, il visitatore – libero di immaginare cosa accadrà. 

Roberto Rubini

Hybrid, unpredictable, ancestral. You will find yourselves browsing through the archives of your intimate lust for design, just like you browse through the bookshelves of a library for the right tome. Driven by curiosity you will tip toe cautiously in search of stories, authors and details that will answer your questions. The objects displayed – although this may be an inappropriate term to describe “tales” – bind fields of expertise and innovative visions into a multidisciplinary design exercise. Planning and casualty, design and art, method and passion find common ground on no-man’s land.A process that must not to be misinterpreted as chaos, rather the result of the virtuous assumption of mutual enrichment by dialogue. Sketching for the craftsman, imposing ideas, is not as fruitful – Hybriteque demonstrates this – sitting at the round table is the key to progress. So is letting the audience be part of it as a logical consequence of sharing knowledge and beauty.

Roberto Rubini