The Platform
Kanz Architetti: Contemporary Venetian Soul
Year
2022
Un gelsomino in fiore e una piccola corte in una piacevole cornice veneziana ci hanno portato a scoprire l’ultima creazione dello studio KANZ Architetti. Siamo all’interno del loro showroom in Calle Lunga San Barnaba, a Dorsoduro: un’interessante collaborazione tra contenuto e contenitore, in cui la cultura del Tè, raccontata dalla tea Sommelier Gabriella Scarpa di Ar-Tea Academy, viene accolta dalla forma e dalla sostanza di “Lido”, il nuovo tumbler in vetro creato dallo studio di design veneziano, presentato in anteprima giovedì 16 giugno durante il primo evento ‘Insoliti Aperitivi’.
Il bicchiere è caratterizzato da una cupola rovesciata sul fondo che tende a ricordare il tetto della Basilica di San Marco. Non a caso il vetro è stato tagliato trasversalmente nella parte inferiore, in modo da creare un certo movimento “all’orientale”. L’architettura bizantina è infatti la fonte di ispirazione di questo ultimo meraviglioso manufatto.
Il legame con la città di Venezia è da sempre alla base del lavoro di Antonella Maione e Mauro Cazzaro, che hanno fondato il loro studio di design nel 2014. Grazie ai loro diversi e complementari background, lo studio KANZ si occupa di tematiche legate sia alla progettazione di edifici residenziali sia all’interior design commerciale, approfondendo la progettazione di oggetti d’uso.
Fin dall’inizio, le loro produzioni si sono caratterizzate come il risultato di una stretta collaborazione con le aziende artigiane locali, recuperando le lavorazioni tradizionali ma reinterpretandole in prodotti unici e originali. È così che sono nati oggetti come la brocca TAKE, la prima nata in famiglia grazie al contatto e alla collaborazione con l’artigiano: vedendo una serie di tubi di plastica che venivano saldati per occupare meno spazio in officina, hanno trovato interessante il dettaglio della saldatura, una sorta di rigonfiamento che hanno deciso di ricreare come motivo nel loro pezzo che ricorda una canna di bambù (dal giapponese Takè).
Ma non solo valore estetico, le creazioni di KANZ puntano soprattutto alla funzionalità: in questo caso, gli anelli che segnano il corpo della brocca sono anche strumenti per misurare il liquido contenuto e, allo stesso tempo, aiutano a tenerlo fermo. Un’altra collaborazione a chilometro zero è quella nata con Uni.S.Ve, un laboratorio specializzato nel restauro di superfici interne ed esterne di edifici storici veneziani, a pochi passi dal negozio KANZ. Insieme hanno creato una delle ultime serie di oggetti chiamata “Idoli”, una collezione composta da maschere/sculture, da appendere a parete, realizzate a mano con lo “stuccoforte”, un processo tradizionale utilizzato per la creazione e il restauro dello stucco veneziano, qui riproposto in chiave contemporanea. Essendo fatte a mano, ogni edizione è numerata e datata e alcune di esse possono essere ammirate su una parete dello showroom di Dorsoduro.
La missione di sostenere e tutelare la creatività dei designer e l’expertise degli artigiani locali è perseguita anche con il VE.NICE STUFF, un’iniziativa annuale nata nel 2014 con l’obiettivo di dare visibilità ad alcune delle più interessanti produzioni indipendenti realizzate da autori legati dalla volontà di ricercare un design autentico e anche sperimentale, in una logica libera dalla serialità della produzione industriale. L’obiettivo è quello di mettere in luce le potenzialità creative di una città ormai soffocata dalla quantità di attività legate alla mera offerta turistica; alternative ai prodotti senza qualità e tradizione di cui sono piene le vetrine della laguna.
Negli ultimi due anni il progetto ha subito una battuta d’arresto a causa della pandemia e delle sue restrizioni, ma Antonella e Mauro sono decisi a riprendere con la settima edizione, riportando alla luce le lavorazioni tradizionali e l’importanza dell’artigianato veneziano.Lo showroom stesso, aperto in Calle Avogaria nel 2017 e poi spostato in Calle Lunga San Barnaba nel corso del febbraio 2021, nasce con l’idea di facilitare un rapporto con la comunità locale e di scambiare con essa impressioni sugli oggetti prodotti.
Lo spazio, infatti, offre un contatto diretto con il pubblico, che permette di capire immediatamente il grado di apprezzamento delle ultime collezioni, e molto spesso è la comunità stessa a offrire spunti e idee per nuovi progetti.
Siete tutti invitati a partecipare al prossimo appuntamento di “Insoliti Aperitivi”, che si terrà in ottobre e vedrà la mostra personale della ceramista giapponese Tomoyo Yoshida. Il binomio contenuto-contenitore sarà reinterpretato in modo ancora diverso e ricco di sorprese.
A jasmine in bloom and a small courtyard in a pleasant Venetian setting led us to discover the latest creation by the KANZ Architetti studio. We are inside their showroom in Calle Lunga San Barnaba, Dorsoduro: an interesting collaboration between content and container, in which the culture of Tea, narrated by tea Sommelier Gabriella Scarpa of Ar-Tea Academy, is welcomed by the form and substance of “Lido”, the new glass tumbler created by the Venetian design studio, premiered on Thursday 16 June during the first ‘Insoliti Aperitivi’ event.
The glass features an inverted dome on the bottom that tends to recall the roof of St. Mark’s Basilica. It’s no coincidence that the glass has been cut transversally at the bottom, so as to create a certain “oriental-style” movement. Byzantine architecture is in fact the source of inspiration for this latest marvellous artefact.
The connection with the city of Venice has always underpinned the work of Antonella Maione and Mauro Cazzaro, who set up their design studio in 2014. Thanks to their different and complementary backgrounds, the KANZ studio deals with issues related to both residential building design and commercial interior design, and goes into detail in the design of objects of use.
From the very beginning, their productions have been characterised as the result of close collaboration with local artisan companies, recovering traditional workmanship but reinterpreting it in unique and original products.This is how objects such as the TAKE pitcher came about, the first born in the family thanks to the contact and collaboration with the craftsman: seeing a series of plastic tubes being welded to take up less space in the workshop, they found the detail of the welding interesting, a sort of bulge that they decided to recreate as a motif in their piece that recalls a bamboo cane (from the Japanese Takè).
But not only aesthetic value, KANZ’s creations aim above all at functionality: in this case, the rings that mark the body of the pitcher are also tools for measuring the liquid contained and, at the same time, help to hold it firmly. Another zero-kilometre collaboration is the one created with Uni.S.Ve, a laboratory specialising in the restoration of interior and exterior surfaces of historic Venetian buildings, a few steps away from the KANZ shop. Together they have created one of the latest series of objects called ‘Idols’, a collection consisting of masks/sculptures, to be hung on the wall, made by hand with “stuccoforte”, a traditional process used for the creation and restoration of Venetian stucco, here revived in a contemporary key. Since they are handmade, each edition is numbered and dated and some of them can be admired on a wall in the showroom in Dorsoduro.
The mission to support and protect the creativity of designers and the expertise of local craftsmen is also pursued with the VE.NICE STUFF, an annual initiative born in 2014 with the aim of giving visibility to some of the most interesting independent productions made by authors bound by the desire to search for an authentic and even experimental design, in a logic free from the seriality of industrial production. The aim is to highlight the creative potential of a city now suffocated by the quantity of activities linked to the mere tourist offer; alternatives to products without quality and tradition of which the shop windows of the lagoon are full.
In the last two years, the project has suffered a setback due to the pandemic and its restrictions, but Antonella and Mauro are determined to resume with its 7th edition, bringing to light traditional workmanship and the importance of Venetian craftsmanship.The showroom itself, opened in Calle Avogaria in 2017 and then moved to Calle Lunga San Barnaba during February 2021, was born with the idea of facilitating a relationship with the local community and exchanging with them impressions on the objects produced.
The space, in fact, offers direct contact with the public, which makes it possible to immediately understand the degree of appreciation of the latest collections, and very often it is the community itself that offers hints and ideas for new projects.
You are all invited to take part in the next appointment of ‘Insoliti Aperitivi’, which will be held in October and will feature a solo exhibition by Japanese ceramist Tomoyo Yoshida. The content-container combination will be reinterpreted again in an even different way, full of surprises.